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Vertigini: facciamo chiarezza. Su quali può intervenire l' osteopatia?

Immagine del redattore: Guido GiulianiGuido Giuliani

Aggiornamento: 1 feb 2022

Le vertigini sono un disturbo molto comune che colpisce il 20-30% della popolazione generale e possono essere l' espressione di diverse patologie o disfunzioni. A volte si manifestano da sole, come sintomo a sé stante, mentre altre volte si manifestano insieme ad altri sintomi:

  • Nausea

  • Dolore cervicale

  • Senso di svenimento

  • Sensazione di malessere generale

Fra le cause più comuni di vertigine ci sono:

  • Vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB): la sensazione di vertigine avviene dopo un cambio di posizione della testa ed è spesso accompagnata da nausea.

  • Labirintite: infezione dell' orecchio interno che causa vertigini, nausea, vomito, acufeni, diminuzione della capacità uditiva, febbre e dolore.

  • Sindrome di Meniere: è un disturbo molto invalidante causato da un accumulo di liquido a livello labirintico.

  • Vertigine da cervicale: una forte cervicalgia è in grado di causare vertigine spesso associata a nausea, disturbi dell' equilibrio e dolore al collo.

  • Ipertensione.

  • Problemi dell' encefalo.

  • Malattie metaboliche.

La letteratura scientifica in materia offre diversi studi che documentano i benefici del trattamento manipolativo osteopatico in pazienti con vertigine funzionale, cioè legata al sistema muscolo-scheletrico.

L' osteopatia è particolarmente efficace soprattutto nel trattamento delle vertigini di origine cervicale, quelle originate da uno squilibrio biomeccanico del tratto cervicale della colonna vertebrale.

Se la vertigine è di origine funzionale, un corretto trattamento manipolativo osteopatico può essere un valido supporto alla cura.


Guido Giuliani

Osteopata Bologna



 
 
 

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