Introduzione
Le vertigini sono disturbi molto frequenti e diffusi tra la popolazione ed è possibile riconoscere un’ampia varietà di cause scatenanti.
L’organo dell’equilibrio per eccellenza nel nostro organismo è rappresentato dall’apparato vestibolare, un complesso sistema di canali dotato di cellule recettoriali e localizzato nell’orecchio interno. L’apparato vestibolare percepisce e raccoglie costantemente informazioni riguardanti la posizione del capo nello spazio e i suoi movimenti, informazioni che vengono poi inviate a livello encefalico sotto forma di segnali nervosi.
Il mantenimento dell’equilibrio è permesso dall’integrazione tra segnale vestibolare e altri tipi di informazioni, come quelle di origine visiva e propriocettiva; queste ultime consistono in impulsi nervosi che originano da alcuni particolari tipi di recettori localizzati nei muscoli, nei tendini e nelle articolazioni periferiche e che forniscono al nostro cervello dati riguardanti la posizione e i movimenti degli arti e dei vari segmenti corporei.
A causa della presenza di questa complessa rete di segnali che vengono integrati,può non essere sempre facile identificare la reale causa delle vertigini.
Il contributo della regione cervicale al mantenimento dell’equilibrio è noto da diversi anni e molti studi hanno dimostrato la presenza di connessioni nervose tra le radici dorsali dei nervi cervicali, i nuclei vestibolari del tronco dell’encefalo (insieme di corpi cellulari dei neuroni che ricevono informazioni riguardanti l’equilibrio) e recettori cervicali (propriocettori e recettori articolari).
Per questo motivo è comprensibile come traumi o patologie del collo possano essere associati ad un senso di disequilibrio e vertigine.
In questi casi si parla di vertigine cervicogenica o di vertigine cervicale, un disturbo caratterizzato da vertigini e disequilibrio associato a dolore al collo.
Causa
Una vertigine cervicale è definita come una “sensazione non specifica di alterato orientamento nello spazio e disequilibrio che origina da un’ abnorme attività sensoriale afferente dal collo”.
Non dipende da disfunzioni vestibolari e peraltro esita raramente in una vertigine vera; la vertigine viene definita “vera” quando il soggetto percepisce un’illusione soggettiva od oggettiva di movimento, ossia quando
avverte il proprio corpo muoversi nonostante sia fermo (vertigine soggettiva),
o vede muoversi l’ambiente circostante (vertigine oggettiva).
Il sintomo descritto come vertigini da cervicale consiste invece in una sensazione di instabilità del proprio corpo, che sarebbe più corretto indicare con il termine “pseudovertigine”.
Alcuni fattori sono stati riconosciuti come cause principali di vertigine cervicale:
traumi cranici e cervicali, soprattutto in flesso-estensione (colpo di frusta),
artrosi del rachide cervicale,
ernie dei dischi intervertebrali a livello cervicale.
È quindi un tipo di instabilità posturale e disequilibrio che si verifica in corrispondenza di episodi di dolore cervicale causato da lesioni di origine traumatica o di natura infiammatorio-degenerativa.
Quando si subisce un trauma e si sperimentano vertigini associate è quindi necessario andare ad escludere la presenza di lesioni vestibolari e nervose prima di pensare ad un’origine cervicale del disturbo. A tal proposito potranno essere eseguiti dei test dedicati allo studio delle funzioni vestibolari, un esame neurologico e delle indagini di diagnostica per immagini.
Sintomi associati
Tra gli altri sintomi che possono associarsi alle vertigini da cervicale ricordiamo:
limitazione dei movimenti del collo,
mal di testa,
perdita dell’equilibrio.
La vertigine cervicogenica generalmente si presenta in forma di episodi della durata di minuti od ore, aumenta con i movimenti del collo o con l’aumentare della cervicalgia e diminuisce parallelamente all’alleviarsi del dolore, ad esempio in seguito all’assunzione di farmaci analgesici o al rilassamento muscolare.
L’insorgenza della vertigine può avvenire in un ampio lasso di tempo che va da giorni a mesi dopo l’episodio traumatico.
Diagnosi
La vertigine cervicogenica è una diagnosi di esclusione, che si basa cioè sull’eliminazione di altre possibili cause che potrebbero provocare il senso di vertigine e disequilibrio. Una volta accertata l’assenza di queste altre patologie e documentata la concomitante presenza di disequilibrio e disfunzioni della colonna cervicale è possibile indirizzarsi verso una diagnosi di vertigine cervicale.
La diagnosi differenziale include:
vertigine posizionale benigna,
fistola perilinfatica,
trauma labirintico,
vertigine correlata all’emicrania,
vertigine centrale,
disfunzione vestibolare.
Rimedi e cura
Quando correttamente diagnosticata, la vertigine cervicale può essere trattata con successo mediante:
terapia fisica, come l' osteopatia,
rieducazione posturale,
rieducazione vestibolare,
terapia farmacologica.
La manipolazione è raccomandata per i casi di vertigini cervicali correlati a spasmi muscolari e in presenza di trigger points del dolore a livello della muscolatura del collo.
Guido Giuliani osteopata
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