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Osteopatia: cura del corpo e della mente

Immagine del redattore: Guido GiulianiGuido Giuliani

Aggiornamento: 1 feb 2022


Sempre più persone in Italia si recano dall’osteopata. Si tratta di figure professionali in grado di indurre l’autoguarigione di cui è naturalmente dotato l’organismo, senza utilizzo di farmaci o strumenti, semplicemente attraverso la manipolazione dei tessuti.

A spiegarci meglio come lavora l’osteopata è Guido Giuliani, 31 anni, nato a Matera ma residente a Bologna dal 2007, periodo durante il quale inizia il suo percorso di studi: “

Ho iniziato gli studi in questa splendida città che mi ha accolto col suo calore e la sua cultura, dalla quale non mi sono più allontanato e dove attualmente svolgo la mia attività di libero professionista” racconta.

Studio e carriera



Dal 2017 Guido lavora come osteopata libero professionista in piazza Roosevelt 4, nel cuore del centro storico di Bologna.

“Ho la fortuna di essere il datore di lavoro di me stesso, con tutti i pregi e difetti che esso comporta – dice – e allo stesso tempo ho la possibilità di confrontarmi, scambiare pareri e esaminare casi clinici più complessi con i colleghi del C.I.O. (collegio italiano di osteopatia) scuola d’eccellenza dove ho svolto il lavoro di assistente e tutor alla docenza”.

Quando ancora era studente all’università, Guida si ricorda ancora le ore, le giornate e le settimane a sfogliare l’atlante di anatomia per preparare gli esami, a consultare  affascinato le tavole anatomiche, a ricostruire mentalmente la tridimensionalità del corpo umano e ammirare con stupore la perfezione di questa “macchina perfetta” che è l’essere umano:

Proprio in quei momenti mi sono appassionato all’osteopatia – ci racconta – perché, a tal proposito, per citare con parole tanto più precise il padre fondatore dell’osteopatia Andrew Taylor Still, l’osteopatia è tre cose: anatomia, anatomia e ancora anatomia”.

Cos’è l’osteopatia

L’ osteopatia è una terapia manuale che Il 31 gennaio 2018 viene individuata in Italia come professione sanitaria autonoma (Legge 3/2018) basata su un approccio integrato e complementare alla medicina tradizionale.

Attraverso una valutazione osteopatica, si individua la “disfunzione somatica”, espressione dell’alterazione dello stato di salute causato da eventi stressanti esterni o interni all’organismo, come traumi e/o patologie.

Solitamente si manifestano principalmente sul sistema muscolo scheletrico con dolore o riduzione di mobilità. Attraverso tecniche specifiche, si stimola il ripristino della mobilità fisiologica a livello dei diversi sistemi (circolatorio, respiratorio, fasciale, nervoso, muscolo-scheletrico) che attraverso un’attività sinergica e coordinata, regolano il normale funzionamento dell’organismo.

Per mantenere l’omeostasi delle nostre funzioni vitali o ancor meglio l’allostasi dei nostri sistemi corporei (ovvero il famoso equilibrio psico-fisico) secondo Guido l’osteopata con il suo unico supporto di lavoro che sono le sue mani, favorisce il ripristino della fisiologia corporea: apparato circolatorio, apparato respiratorio, nervoso, fasciale e muscolo-scheletrico.

La qualità della vita secondo l’osteopata

La qualità della vita secondo Guido è molto soggettiva in base alle esigenze e le opportunità di ogni singola persona; paragonarle per trarre una soluzione univoca sarebbe impossibile. Quello che sarebbe la normalità per uno potrebbe non esserlo per l’altro, o ancora quello che potrebbe essere un dolore o una situazione invalidante per uno potrebbe essere meno importante o ancora meglio motivo di riscatto per un altro.

Guido fa un esempio concreto in maniera tale da comprendere meglio questo concetto:

Quante persone dopo un incidente automobilistico importante, dopo essersi resi conto di aver perso l’uso delle gambe si sarebbero disperate e pensato che la propria vita potesse essere finita in quel momento? – prosegue – nel territorio bolognese, dove io vivo, lo conosceranno bene ma anche a livello internazionale, un certo Alex Zanardi forse dice qualcosa.”

In questo esempio è chiara la capacità di trovare nelle difficoltà la forza e la voglia di riscatto.

La qualità della vita per Guido è fatta dal trarre il meglio dalle cose che abbiamo. L’ osteopata con il suo ragionamento clinico e le sue tecniche, fa un po’ la stessa cosa:

“Dà al corpo gli stimoli giusti per poter trarre da sé stesso il meglio delle energie che ha, che sarebbe il principio dell’ “autoguarigioneenunciato sempre da Still.”

Pazienti donne e bambini

Anche in campo ginecologico il trattamento osteopatico, mirando al riequilibrio dei tessuti, contribuisce alla risoluzione di problematiche femminili molto comuni, come ad esempio: mestruazioni dolorose, disturbi post-parto, problemi legati alla menopausa.

Da sempre l’osteopatia ha riservato particolare attenzione anche al trattamento pediatrico. Guido ci spiega che in questo settore è di primaria importanza capire se il parto, seppur naturale, possa aver originato disturbi o disfunzioni nel neonato.

La seduta osteopatica sul bambino si avvale di tecniche estremamente dolci e precise, al fine di riequilibrare i tessuti alterati, e può intervenire in caso di vari disturbi, come ad esempio: otiti muco- sierose, cefalea infantile, dismorfismi (scoliosi, piede torto), ma anche disturbi dell’apprendimento, dislessie e disgrafie.

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